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LECCE PER TRE GIORNI CAPITALE DEGLI STUDI SU LOPE DE VEGA
A Lecce per parlare del teatro di Lope de Vega Carpio, grande drammaturgo spagnolo del Seicento. Dal 10 al 12 aprile, per iniziativa del Dipartimento di Studi Umanistici e della Facoltà di Lettere e Filosofia , Lingue e Beni Culturali, alcuni dei più accreditati studiosi dell’opera di Lope de Vega si riuniranno per trattare gli aspetti più interessanti e talvolta sconosciuti del rapporto del teatro del drammaturgo spagnolo con il teatro europeo dei Seicento. L’iniziativa, coordinata da Diego Símini, docente di Letteratura spagnola presso l’Ateneo salentino, e organizzata in collaborazione con l’associazione studentesca Link-Udu e con l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna, avrà inizio giovedì 10 aprile nella Sala della Grottesca del Rettorato, piazza Tancredi, alle 10.00 con gli interventi del professor Augusto Guarino (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) che parlerà di “Lope de Vega e la città”, seguito dalla professoressa Fausta Antonucci (Università degli Studi di Roma Tre), che tratterà della presenza di spunti lopeschi nei libretti operistici di Giacinto Andrea Cicognini. A seguire il professor Héctor Hurzáiz (Università di Valladolid) parlerà della censura teatrale e in particolare della proibizione delle commedie in età classica, evocata da Lope stesso. Nel pomeriggio, interverrà Gema Cienfuegos, anche lei dell’Università di Valladolid, sugli adattamenti del teatro di Lope per il pubblico giovane. A seguire Marcella Trambaioli (Università del Piemonte Orientale) tratterà di Lope come autore di Corte. La prima giornata sarà conclusa da Antonio Boccardo, dottorando dell’Università del Salento, con una comunicazione in merito al potere reale e il ruolo dei consiglieri in due opere di Lope.
Venerdì 11 alle ore 10.00 sarà la volta del professor Francesco Mineccia (Università del Salento), che tratterà “L’Europa del XVII secolo tra sfere d’influenze e ponti interculturali” quindi del professore Raffaele Casciaro che proporrà “Il 'sacro teatro' della scultura tra Napoli e la Spagna in età barocca”. La mattinata sarà conclusa dall’intervento del professor Antonio Sánchez Jiménez (Université de Neuchâtel) con un intervento sui lindos di Lope de Vega, cioè un tipo particolare di personaggio, bellimbusti comici. Si riprende nel pomeriggio alle 15.00 con il professor Pier Luigi Crovetto (Università degli Studi di Genova) che metterà a confronto Fuenteovejuna con l’episodio delle nozze di Camacho del Don Chisciotte di Cervantes. L’ora successiva è occupata dall’intervento di Ilaria Resta, dell’Università del Salento, che parlerà di Lope de Vega nella sua veste di ri-scrittore dello scrittore rinascimentale Giraldi Cinzio. Infine, il professor Diego Símini parlerà di “Lope fuori dalla Spagna”.
Per chiudere l’iniziativa, si svolgerà sabato 12 aprile alle ore 10.00, sempre presso la Sala della Grottesca del Rettorato, l’intervento del professoreAbraham Madroñal (Université de Genève) sulle comedias toledane di Lope. A conclusione, ci sarà una tavola rotonda incentrata sull’attualità di Lope de Vega, coordinato dal professor Símini. Da notare che buona parte delle relazioni sarà tenuta in spagnolo. Si tratta in definitiva di un evento rilevante, che conferma la capacità dell’Università del Salento di creare relazioni scientifiche di alto livello, nonostante la riduzione dei finanziamenti, e di proporre iniziative culturali di notevole spessore.